I l silenzio di una sveglia che non suona, apri la tenda, l’aria fredda e tersa che pizzica il viso: il sole sta sorgendo. Pace infini...

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l silenzio di una sveglia che non suona, apri la tenda, l’aria fredda e tersa che pizzica il viso: il sole sta sorgendo. Pace infinita. La mente è libera da ogni pensiero, non devi ragionare: sai esattamente quello che devi fare. E lo farai.

Sorseggi il caffè guardando il sole che sorge, assapori ogni sorso, ogni secondo di questa pace. Il tempo sembra rallentare, come se ognuno di questi istanti si potesse fermare al tuo volere per permetterti di gustarlo appieno. Giochi con questa sensazione inebriante, perché sai che appena lo deciderai - ma c’è tempo per finire il tuo caffè, per godere ancora di uno sguardo all'infinito, ignoto e affascinante - appena lo deciderai ricomincerà la tua avventura: adrenalina, emozioni, tecnica per le ore a venire.

La pista: la difficoltà nel trovarla, il piacere di seguirla. La soddisfazione di guidare per ore verso un obiettivo, la voglia di raggiungere e scoprire posti remoti e sbalorditivi, la paura di una difficoltà imprevista. Cresce la voglia di arrivare in fondo, di sapere di avercela fatta anche oggi. 
La conoscenza passa per l’ignoto e la voglia che questo percorso non finisca mai si contrappone al desiderio di comfort e sicurezze. Dopo giorni interi nel deserto di sabbia, il nulla tutto intorno ti schiaccia il petto e ti affanna il respiro. Quando il primo albero, un arbusto o una traccia compaiono a spezzare il nulla, sai che è fatta: e già ti dispiace che sia già finita. Benedette sicurezze, maledette sicurezze.

Arriva la sera, cerchi il posto giusto per il campo, sei stanco ma felice. La sicurezza sta in una piccola cosa: un piccolo fuoco, la zuppa, il tuo letto. La pace ti entra dentro sapendo che oggi hai chiuso il cerchio, che domani girerà ancora.

Domani.


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