Si dice che col tempo il cane finisca ad assomigliare al padrone: allo stesso modo viaggio dopo viaggio le nostre moto ormai ci assomigli...

Incubo plastico

/
2 Comments

Si dice che col tempo il cane finisca ad assomigliare al padrone: allo stesso modo viaggio dopo viaggio le nostre moto ormai ci assomigliano, trasformate bullone dopo bullone secondo il nostro stile di guida ed il nostro modo di viaggiare.
Pensare di partire con una moto appena uscita dalla penna del designer e arrivata ai concessionari da una settimana ci sembra una sfida impossibile, anche a livello mentale. Siamo abituati al nostro sistema predisposto e collaudato di scorte di benzina, acqua, fissaggio dei bagagli e sospensioni: dobbiamo tradire il nostro stile, ci dobbiamo fare violenza!
Ma la partenza si avvicina, non c'è tempo per fare filosofia: ci mettiamo al lavoro. Giriamo intorno alla moto perplessi, cercando di coglierne l'essenza, di anticipare i possibili problemi di questa nuova arrivata su cui non esiste ancora nessuna esperienza. A questo giro saremo i primi al mondo a portarla così lontano!


Per capire una moto bisogna smontarla: via le belle carene, cosa ci sarà sotto? Uhm... viti vitine e gancetti idioti nascondono un Tetris di plastiche che sembra un rompicapo da risolvere con infinita pazienza. Pazienza che si esaurisce prima di arrivare alla soluzione. Difficile trattenersi dall'irrefrenabile tentazione di sfogarsi con un bel falò purificatore. Ma la pazienza è alla fine ripagata... ultimo gancetto e via la carena... e sotto...  oh cazzo... c'è una sottocarena... che nasconde un'altra plastica... ognuna coi suoi mille gancetti e vitine... un INCUBO... ma questa è una moto per l'avventura o uno scooterone per andare in spiaggia con le infradito?

Mezzo pomeriggio per portare la corrente al GPS, e finalmente arriva la soddisfazione di aver rimontato tutto. Manca solo più il parabrezza con le sue quattro vitine. Imbocco chirurgico nel gommino, perché non si avvita? Una leggera pressione... TAC!  il gommino cade nel buco nero della plastica più interna. Disperazione: per recuperarlo bisogna smontare tutto e ricominciare daccapo. Fanculo, lo cambio con un altro... TAC! ci casca pure quello. Ma PORC....!!!! Resterà il cimitero dei gommini in un antro irraggiungibile delle carene. Forse un giorno qualcuno li riesumerà...

Ecco la prima cosa che non ci piace proprio. Impensabile poter fare questo esercizio in mezzo alla sabbia del deserto sotto un sole da 40 gradi. Sarà il prezzo di un look così aggressivo, ma per noi questa logica non è funzionale per una moto venduta come "True Adventure".

Mauritania 2016: Cronologia



    2 commenti:

    1. sono proprio daccordo, volevo montare presa corrente per gps ma non essendo in possesso del manuale d'officina e temendo di rompere i fatidici gancetti ho rinunciato e l'ho collegato diretto alla batteria..

      RispondiElimina
      Risposte
      1. Se vuoi, per la prossima volta, nella pagina Tecnica (http://www.africatime.bike/p/tecnica.html) ci sono un po' di dritte per smontare i gancetti ed un link ad un video che fa vedere lo smontaggio completo della carenatura. Con un po' di pratica è fattibile senza fare danni, anche si ci vuole comunque tempo e pazienza.

        Elimina

    © africatime.bike 2016. Powered by Blogger.