E allora si parte! Siamo riusciti a mettere le mani su una Africa Twin nuova fiammante: freme la voglia di confrontarla con la moto ch...

Mauritania!

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Rovine di Ouadane

E allora si parte! Siamo riusciti a mettere le mani su una Africa Twin nuova fiammante: freme la voglia di confrontarla con la moto che conosciamo bene.
Per un'occasione così ci vuole una meta importante. Deve essere un grande viaggio, sulla scia delle grandi traversate africane da cui deriva il DNA di questa moto. Servono oasi remote, sabbia, piste evocative, quelle che hanno visto passare i grandi rally.

Non c'è storia: dobbiamo scendere oltre il Tropico del  Cancro, in Mauritania. Lontana, desertica, sterminata. Un tempo culla della cultura antica, custodita nelle biblioteche di città sacre come Chinguetti e Oualata e diffusa nel mondo dalle carovane che collegavano il Mediterraneo all'Africa nera, l'Atlantico al Sinai.


La tradizione riporta come in tempi antichi anche una donna sola potesse attraversare il deserto per migliaia di chilometri fino a Timbuctù, trovando ogni giorno acqua, ristoro e conforto. Impresa oggi impossibile e impensabile anche per la spedizione più attrezzata. Pozzi prosciugati, piste abbandonate, desertificazione inarrestabile, scarsezza delle risorse: anche solo sopravvivere qui è dura. Eppure rimane il fascino di una terra ricca di storia e di luoghi incredibili, di una bellezza aspra ed inquietante.


Il nostro sogno è arrivare alle sperdute oasi nascoste nelle spaccature degli altopiani dell'Adrar, unici luoghi in cui, come per miracolo, un rivolo d'acqua genera un'esplosione di vita in mezzo ad un infinito di roccia e sabbia rovente. Due moto sole, senza assistenza ed autonome per cibo, acqua e benzina.

A 5000 km da casa, arrivarci è un'impresa nell'impresa, attraversando strade infinite ed alienanti e frontiere con dinamiche che sfuggono completamente alla nostra logica.


Mauritania 2016: Cronologia



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